Razionale scientifico
Il disturbo depressivo maggiore è in comorbilità con le principali patologie croniche del Sistema Nervoso Centrale, quali malattia di Parkinson, demenza di Alzheimer, epilessia, sclerosi multipla e stroke.
In alcuni casi la riduzione del tono dell’umore non è esclusivamente una manifestazione reattiva ma rappresenta una conseguenza dei meccanismi patofisiologici che sottendono il disturbo neurologico. È spesso necessario associare le terapie specifiche (ad esempio, L-DOPA o farmaci dopamine-mimetici nella malattia di Parkinson o farmaci modificatori dello stato di malattia nella sclerosi multipla) ad antidepressivi che presentino un profilo ottimale di efficacia, sicurezza e tollerabilità e non incidano negativamente sui sintomi cardine della malattia neurologica.
È, inoltre, importante considerare le possibili interazioni di natura farmacocinetica o farmacodinamica con farmaci neurologici o utilizzati per altre patologie in comorbilità (ad esempio, di natura cardiovascolare o respiratoria).
La multi-modalità nel trattamento del disturbo depressivo amplia lo scenario terapeutico offrendo nuove soluzioni alla terapia corrente che si basa per larga parte sull’impiego di SSRI e SNRI.
Il corso ha la finalità di discutere in modo critico la terapia delle alterazioni del tono dell’umore in patologie neurologiche, attraverso un continuo confronto tra docenti e neurologi, psichiatri e geriatri, che avranno la possibilità di condividere con l’auditorio le loro esperienze.
Responsabile scientifico
Ferdinando Nicoletti

