CODICE EVENTO: 39 331003 CREDITI ECM: 4,5 RAZIONALE: A un anno dall’inizio della pandemia da SARS-COV 2 una delle conseguenze che stanno sempre più dilagando e, conseguentemente, preoccupando la popolazione mondiale, è il graduale trasformarsi della stessa in una cosiddetta “psicopandemia”, ovvero nell’incremento e nella diffusione del disagio psichico e delle malattie mentali anche sottoforma delle problematiche che accompagnano solitamente le grandi crisi, tra cui aumenti di separazioni e divorzi, violenza domestica, abuso di alcol e sostanze, ansia, depressione, suicidi. La SIP nazionale, come riferito dai presidenti Di Giannantonio e Zanalda, ha di recente messo in luce le molteplici problematiche che si devono affrontare urgentemente, a partire dal ridefinire la quota di spesa destinata alla salute mentale. Con il Recovery Fund in arrivo si auspica di poter rimettere in moto la psichiatria e fronteggiare un sommerso di 4,5 milioni di italiani con disturbi non ancora intercettati dal Sistema, nonchè garantire la continuità delle cure e la prevenzione dei pazienti già in carico. L’obiettivo di questo nostro primo corso, a cui ne farà seguito un altro tra pochi giorni che affronterà il problema da un’altra prospettiva, è quello di analizzare in modo il più possibile concreto l’effettivo impatto di questa eccezionale situazione nel nostro lavoro quotidiano, attraverso esperienze dirette che possano fornirci una fotografia della metamorfosi, sia sul piano clinico sia professionale, a cui stiamo andando incontro. Analizzeremo pertanto quali sono le patologie al momento più frequentemente osservate, e con quali modalità, che si manifestano con maggiore impatto attraverso il lavoro svolto nei reparti ospedalieri, nei Pronto Soccorso, nei centri di salute mentale, invitando i partecipanti ad uno confronto diretto e interattivo, finalizzato a uno scambio che possa essere il più possibile utile nella nostra pratica quotidiana.